Nella seconda meta del XIX secolo nella corte fu realizzata una piccola costruzione adibita, in origine, a legnaia; mentre nella casa principale furono realizzate alcune pitture murarie, due delle quali ancora visibili.
La Casetta / hïšica
Vicino all’entrata dell’antica cucina fu pitturato un maialino sorridente seduto su un cuscino che simboleggia l’abbondanza mentre sulla parete esterna opposta / timplin fu dipinta una trilogia raffigurante: nella parte superiore la Madonna della seggiola; in quella centrale il calice, l’ostia, l’occhio di Dio – protettore dell’umanità (o divina provvidenza) e due cuori, qui raffigurati trafitti, (che nelle nostre vallate sono uno dei simboli del commercio); mentre nella parte inferiore Gesù Cristo crocifisso. Le raffigurazioni presenti in quest’opera, soprattutto il calice con l’ostia, sono state dipinte verosimilmente in memoria di don Odorico Buttolo Ploc (1768 – 1845), pievano della Val Resia dal 1815 al 1845 che visse i primi anni della sua vita proprio in questa casa.
All’inizio del XX secolo nella piccola costruzione adibita a legnaia furono realizzati due vani. Quello superiore venne sicuramente usato come stanza da letto con pareti e soffitto intonacati e decorati. Del vano sottostante si ipotizza, almeno per un periodo, un suo utilizzo come deposito per il latte / ćanibica in attesa della sua caseificazione nella vicina latteria situata, almeno dal 1901 e fino al 1925, sotto la sacrestia dell’attigua chiesa. Era consuetudine depositare il latte in appositi recipienti detti mult della capacità ognuno di circa 5 litri. Questi fungevano da antiche unità di misura del prodotto vaccino con il quale si poteva pagare, già durante l’alto medioevo, il census ovvero i tributi dovuti da ogni contadino dell’epoca all’abbazia di Moggio. I segni sulla parete accanto alla porta della cucina si riferiscono a ulteriori minori unità di misura con le quali si conteggiava il latte conferito da più famiglie. Ad ogni X corrispondevano dieci mestoli di latte. Ogni mestolo / kop, conteneva circa mezzo litro di latte. Per contraddistinguere quest’ultima misura si usava il segno I.